Mostra didattica: „Caravaggio, Frammenti di Luce“

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 BL Acoustics di Villadossola (VB) è stata incaricata della realizzazione tecnica della mostra didattica "Caravaggio, Frammenti di Luce" che è stata allestita a Domodossola dal 27 Novembre 2011 al 18 Marzo 2012 presso la Sala della Fondazione Rosmini. L’esigenza dei curatori della mostra era quella di realizzare un percorso didattico in cui si alternassero delle copie su tela delle opere in grandezza originale con delle presentazioni video, preparate dall’equipe grafica di Integramedia, su 5 monitor da 47" e 4 videoproiettori, che andassero a descrivere i particolari delle opere stesse. Le modalità della visita dovevano essere, sostanzialmente, due: visita "automatizzata" della durata di 45 minuti che accompagnasse il visitatore lungo un percorso di descrizioni audio, video e luci, e visita "guidata" con cicerone. Altri punti importantissimi che dovevano essere tenuti in considerazione dai progettisti di BL Acoustics, erano rappresentati dalla necessità di:  

  • mantenere il più elevata possibile la risoluzione dei video descrittivi, partendo da immagini di risoluzione elevatissima dell’ordine dei 6000 X 4000 px
  • avere a disposizione i video sempre "aperti" a possibili variazioni dell’ultimo momento, quindi non finalizzati
  • possibilità di realizzare giochi di luce ed effetti a sincrono con i video, attraverso l’impiego di barre di led con caratteristiche ottiche adeguate all’illuminazione delle tele
  • utilizzare 2 videoproiettori congiuntamente tra loro per creare un’immagine unica di 8 mt. di base
  • possibilità di utilizzare audioguide con o senza auricolare "evolute", cioè in grado di sincronizzare gli audio per i visitatori stranieri con l’audio in italiano riprodotto dai diffusori acustici, anche quando il filmato fosse durante la riproduzione
  • consentire al personale di supporto ai visitatori di accendere la totalità dei sistemi e fare partire la visita "automatizzata" con la pressione di un solo tasto!
  • consentire ai ciceroni, addetti alle visite "guidate", di comandare FACILMENTE partenze, pause ed arresti di sequenze video-luci attraverso dei pulsanti creati "ad hoc" sull’interfaccia grafica di un touch panel wireless
  • permettere ai visitatori di accedere a delle immagini ad alto ingrandimento di particolari delle opere, premendo dei pulsanti su alcuni tastierini posti sotto i monitor

Per soddisfare tutte le "impegnative" richieste, l’impianto, progettato interamente dall‘Engineering Division di BL Acoustics nella sede di Villadossola, ha trovato i suoi pilastri nell’impiego del famoso sistema di produzione e gestione multidisplay Dataton Watchout e nel sistema di controllo totale delle apparecchiature tecnologiche Cue .  

Breve descrizione del sistema Dataton Watchout

Per l’impianto in questione sono state utilizzate 10 chiavi hardware Watchout, collegate a 10 computer Apple MacMini con sistema operativo Windows 7 in dual boot e software Watchout 5.1; i PC a loro volta sono collegati a 5 monitor LCD 47" Sanyo PID-47NE1 e 4 videoproiettori Sanyo PLC-WM4500L con ottiche grandangolo/zoom motorizzato LNS-W20, forniti dalla Adeogroup di Lavis (TN) .  

Inoltre il sistema Watchout (distribuito in Italia da MeC-Tech di Claudio Ceroni) è interfacciato con 20 audioguide Dataton Pickup, e con gli impianti luce ed audio. L’impianto illuminotecnico ha visto l’impiego di 40 barre di led RGB Visio da 81 cm., pilotate da 3 alimentatori con 10 canali da 60 W ciascuno mod. Visio VP-600 (distribuzione: Etabeta Electronics ). Il sistema audio è composto da n° 20 casse acustiche D.A.S. Arco 24, pilotate da 1 finali di potenza Ecler NZA 6-70 e 1 finale Ecler NZA 6-180: in regia, la matrice in grado di indirizzare i segnali audio in uscita da MacMini verso la zona audio di competenza è una Symetrix Automix Matrix 780.    

Il compito di gestire le accensioni e gli spegnimenti di tutte le apparecchiature, di controllarle via rete LAN e comandi seriali, per consenire di "fare muovere" una mastodontica mole di apparecchiature con il solo sfioramento di un tasto è affidato al sistema Cue. Esso si compone di una centrale di controllo di tipo ipCue Alpha, dotata di interfacce a relais, interfacce RS-232, interfacce RS-485, ed interfaccia LAN.    

Breve descrizione della centrale di controllo ipCUE alpha
 

Questa centrale (distribuita in Italia da Comm-Tec di Faenza) rappresenta il cervello di tutta l’installazione, in quanto è in grado di trasformare un semplice input dell’utente (un tasto premuto sul pannello di controllo generale, o sul touch panel wireless) in una complessa serie di comandi verso tutte le parti dell’impianto collegate secondo una sequenza ottimizzata, al fine di consentire l’adeguato funzionamento di tutte le parti del sistema. In particolare, la centrale:  

  • comanda l’accensione di 10 relais di potenza per l’accensione di tutti gli apparati
  • comanda l’accensione e gli spegnimenti dei PC collegati attraverso comandi sulla rete LAN dedicata
  • comanda l’accensione e lo spegnimento dei videoproiettori attraverso comandi seriali
  • riceve gli input dai tastierini ad uso del pubblico posti sotto i monitor
  • comanda il sistema Watchout attraverso comandi TCP/IP sulla rete LAN dedicata
  • funge da Web Server per l’interfaccia grafica che viene utilizzata dal tablet wi-fi utilizzato dai ciceroni

  Il codice che compone il software per il funzionamento della centrale secondo le specifiche esigenze è realizzato "ad hoc" dai tecnici di BL Acoustics, e si compone di circa 4500 linee di linguaggio CVC (di derivazione Visual Basic):  

       

 

La mostra didattica risulta divisa in 7 sezioni, oltre alla prima sezione, denominata prologo.    

Al fine di ricavare, all’interno di un unico grande salone, tale divisione, e, al contempo, permettere di installare tutte le tele, i monitor, le luci e le altre parti tecniche, è stata realizzata una struttura composta da tralicci di tipo trusse "americana" in alluminio, a sezione quadrata da cm. 30 X 30, mod. Supertrusse Q29, evidenziata dello slideshow in testa all’articolo.  

Per effettuare la divisione tra le sezioni, si sono impiegati circa mq. 300 di fondali in tessuto, prodotti dalla Peroni di Gallarate (VA). Fissati alla struttura in alluminio, delimitano gli spazi dell’esposizione, fungendo da sfondo per i monitor a LCD, le opere e nascondono alla vista i cablaggi tecnici.  

Il risultato di un concentrazione elevata di materiali ad alta tecnologia, con un livello di integrazione molto evoluto, è stato quello di ottenere un entusiasmante percorso didattico che ha saputo affascinare lo spettatore ed i gruppi che hanno partecipato all’evento.

Un riassunto della conferenza stampa che ha concluso la mostra, si può trovare nell’articolo di VCO Azzurra TV  "Boom di presenze per Caravaggio, in 4 mila a Domodossola", che si trova seguendo questo link.